Tutto il mondo in casa in (quasi) 600 gagliardetti
Avere il mondo in casa. Portandocelo coniugando due delle passioni più belle che hai: il calcio, e il collezionismo. Ecco cosa fa il nostro personaggio del mese di settembre 2018, Andrea Mariani: colleziona gagliardetti delle squadre di calcio di tutto il mondo. E lo fa dal 1981, da quando aveva 23 anni. L’ho invitato in redazione proprio per questo mese di settembre per festeggiare con lui l’avvio – finalmente – della stagione calcistica. Perché Andrea, pistoiese adesso sessantenne trapiantato in Valdinievole per amore dai primi anni ’90, soprattutto è un appassionato vero di calcio.
L’Ajax, e poi il Toro – Andrea è uno di quelli che hanno visto il calcio rivoluzionarsi negli anni ’70. “Adoravo l’Ajax e il calcio totale, un calcio propositivo, bello, divertente”. Perché ad Andrea il football piace per motivi estetici e tecnici: “Adoro il gesto calcistico, il tatticismo, la tecnica: per questo mi piace guardare il calcio, e per questo tifo Torino, perché il Toro, soprattutto negli anni della mia formazione calcistica, era una squadra così: mente, cuore e sacrificio. E lo stile Toro è rimasto quello”.
Gli inizi – Ok, ad Andrea il calcio piace. Ma da qui ad avere quasi 600 gagliardetti unici in casa il passo non è così breve. “Come tutte le storie – mi racconta – anche questa comincia quasi per caso. Nel 1981, leggendo una rivista sportiva francese, ho l’incontro che ha fatto di me un collezionista di gagliardetti, ed è l’incontro con una pubblicità. Un’azienda francese – sciorina il nostro personaggio – metteva in vendita questo genere di oggetti. Io ne ho comprati alcuni, e mi ci sono appassionato”.
Internet e la socialità – Ai tempi, ovviamente, ancora facebook non c’era. E, quindi , per entrare in contatto con altri collezionisti e fare scambi si usava il “social network” di allora: le pagine dei lettori della carta stampata: “Molti dei miei gagliardetti arrivano da lì, da scambi organizzati sul Guerin Sportivo…”. Poi, ovviamente, con la rete la cosa diventa più “semplice”: “Posso dire di portare il nome della Valdinievole nel mondo: io quando scrivo ad una Federazione o ad una Squadra estera per richiedergli il gagliardetto, mi firmo sempre con il mio luogo di origine. E così faccio conoscere Buggiano, la Valdinievole e la Toscana ovunque”.
La collezione – Perché è davvero lì che Andrea cerca i suoi pezzi: ovunque… Così ha veri e propri cimeli, gagliardetti che arrivano dagli Stati Uniti, dall’Islanda, dall’Australia, dal Brasile. Andrea ha davvero il mondo in casa: “Adoro i gagliardetti perché sono pezzi di comunità: dentro agli emblemi, alle scelte estetiche, alle scelte costruttive di questi oggetti ci sono storie, tradizioni, simboli, c’è il contatto diretto con una delle forme più vere di appartenenza alla propria collettività: lo sport, e il calcio”. Una collezione, la sua, cresciuta per amore e cocciutaggine: “Il primo Natale passato da fidanzati, mia moglie mi ha regalato il gagliardetto del Monaco. E spesso, quando viaggio, cerco gagliardetti”. E, lì dentro, ci sono veri e propri pezzi d’oro, come il gagliardetto della Pistoiese in serie A, o moltissimi pezzi pregiati del Toro. È un viaggio nel mondo, la collezione, nel mondo di Andrea e in quello che potrebbe essere il nostro se avessimo la sua passione e il suo garbato amore per tutto quello che il calcio rappresenta per tutti noi.