Troppi carichi e stress fisico sul lavoro? “Smooti” terrà sotto controllo i vostri muscoli

ago16_smootiE’ stato presentato a Pisa, nella sede della Scuola Superiore di Studi e Perfezionamento Sant’Anna, il progetto di ricerca “SMOOT I”, frutto di una collaborazione tra il prestigioso ateneo pisano e l’azienda Tim. Il progetto di ricerca e nato allo scopo di migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, in particolare di quelli sottoposti alla movimentazione manuale dei carichi. Con il progetto “SMOOT I”, infatti, saranno monitorati gli sforzi muscolari dei lavoratori Tim che si occupano dello stoccaggio e del trasporto della merce, il tutto grazie a tecnologie innovative: un prototipo robotico indossabile che sara in grado di monitorare l’effettivo sforzo muscolare compiuto dal lavoratore. Il sistema sara indossabile con facilita e sara munito di sensori inerziali ed elettromiografici non invasivi e in grado di captare i segnali elettrici emessi dai muscolo sotto sforzo e inviarli, con un sistema wireless, a un apposito centro di elaborazione dei dati. Attraverso questo sistema si possono ricostruire i movimenti e gli sforzi muscolari compiuti da un lavoratore durante la movimentazione manuale di carichi pesanti, facilitando l’educazione alla corretta esecuzione dei movimenti e fornendo supporto scientifico ai medici, per una valutazione dello sforzo fisico esercitato davvero. Sono gia state condotte due sperimentazioni, con altrettanti prototipi, su tecnici toscani di TIM, impegnati durante le consuete attivita di manutenzione sulla rete di telecomunicazioni. I risultati delle acquisizioni consentiranno adesso di migliorare la sicurezza dei tecnici dell’azienda, di valutare la facilita di utilizzo della soluzione adottata e di raccogliere le indicazioni per definire nuovi standard. Alla presentazione del progetto a Pisa hanno partecipato Gianluca De Petris, coordinatore del TIM Joint Open Lab Health & Wellbeing di Pisa, Antonio Tirri, responsabile del progetto SMOOT I per TIM, Judit Ronai, ingegnere informatico, Emanuele Ruffaldi, ricercatore e responsabile del progetto per la Scuola Superiore Sant’Anna; Carlo Alberto Avizzano, docente e direttore del Laboratorio di robotica percettiva dell’Istituto TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, Informazione, Percezione) della Scuola Superiore Sant’Anna, Alessandro Filippeschi, ricercatore, Alessandro Graziano, allievo di dottorato. Il progetto SMOOT I e stato finanziato da TIM attraverso il WHITE Joint Open Lab con sede alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ed e realizzato dal Laboratorio di robotica percettiva “Percro” dell’Istituto “Te- CIP” (Tecnologie della Comunicazione, Informazione, Percezione) della Scuola Superiore Sant’Anna, coinvolgendo anche le risorse umane di Tim e i tecnici locali. «Il progetto ha gia dato risultati concreti e utili alla prevenzione delle patologie da sforzo, migliorando notevolmente, nel secondo prototipo, l’indossabilita e la precisione delle misure» ha dichiarato Valeria D’Amico, responsabile Joint Open Lab di TIM . «SMOOTI si inserisce nella linea sulla biomeccanica occupazionale – ha commentato Emanuele Ruffaldi, ricercatore responsabile del gruppo Sensing, Modelling and Learning for Humans del laboratorio PERCRO dell’Istituto TeCIP della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – Dove convergono le competenze sui sistemi indossabili e le analisi del movimento in tempo reale. Il sistema, sviluppato per intero dal nostro laboratorio, ha permesso di realizzare una soluzione flessibile ed efficiente, che a questo punto e orientata verso una piu ampia sperimentazione in ambiti diversi».

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