Saliamo a Montecarlo, siate turisti del vostro territorio
Noi di “Quello che c’è” abbiamo un rapporto un po’ speciale con Montecarlo. Perché, prima di tutto, abbiamo amici veri lassù, amici che – ricambiati – ci vogliono bene e credono nella nostra idea di mensile e di giornalismo locale. E poi perché come può una testata come Quello che c’è non intrattenere un rapporto speciale con un borgo come Montecarlo? Perché Montecarlo, al pari delle altre perle di uomini, di storia e di tradizioni che ghirlandano le nostre colline, rappresenta splendidamente e plasticamente la ricchezza esclusiva del nostro territorio: una ricchezza fatta di aneddoti, di valori, di simboli.
Una ricchezza che abbiamo avuto il privilegio di ereditare da tempi medi e lunghi, e che abbiamo il compito di preservare viva e gaudente per chi verrà dopo di noi. Perché non c’è Valdinievole se non ci sono i suoi borghi, le sue colline, la sua corona di perle fatta di Medioevo, di artigianato, di qualità, di bellezza, di anziana saggezza, di giovane, sprizzante energia residua.
Ecco perché Montecarlo: perché Montecarlo è e può essere il simbolo della nostra bellezza. Un borgo mozzafiato, inaspettato e meraviglioso in cima ad un colle amico che lo trasporta da secoli lontano dalla nostra piana. Per me, per noi valdinievolini della piana salire sulle sue piagge, scoprire i suoi colori, respirare i suoi silenzi e le sue aspettative immutate incastona e racchiuderà per sempre la nostra gioia di poter essere turisti nel nostro territorio, come vi ripetiamo e vi consigliamo – amici lettori – da quando esistiamo. Perché il turista fa più del visitatore: il turista sa dare importanza, sa vedere l’eccellente, sa gustarsi la bellezza, vedendo in tutto cose eccezionali, che spezzano la monotonia con il viaggio, con la scoperta, con l’idea d’incontrare – finalmente – qualcosa di bello, qualcosa di unico.
Il turista ha fame: con la sua macchina fotografica trangugia istanti con l’ansia bella di chi vorrà raccontarne e ricordarsene. Con la sua celebrazione delle cose che vede il turista sa dare importanza ai dettagli, alle idee, ai progetti, alla fatica di chi un territorio lo vive, lo rispetta, lo innerva e lo sostiene. Ecco cosa dobbiamo fare: dobbiamo essere turisti della nostra Valdinievole. A partire da Montecarlo, e non solo, possiamo e dobbiamo scoprire e riscoprire la bellezza che ci circonda. Per senso del dovere, e per senso estetico. Per voler bene al nostro territorio, e voler bene a noi stessi. Per scegliere di apprezzarci, per tramandare eccellenza, per conseguire slancio e voglia di fare. Ecco perché, da queste pagine, anche quest’anno vi invitiamo – e quest’anno lo facciamo tra l’altro in maniera un po’ diversa, leggete per vedere – a salire a Montecarlo: perché, facendolo, scoprirete o riscoprirete, come fanno i turisti con i luoghi che scelgono di baciare con la propria presenza, la sincera meraviglia che il nostro territorio sa donare a tutti. La pace, la bellezza, l’eleganza, la storia: tutto unito dalla passione di persone per bene.