Quello che c’è visto da dentro: “Questa è una rivista che deve piacere a voi”
Gennaio è il mese dell’inizio per eccellenza, è il mese dei buoni propositi, è statisticamente provato che in questo mese aumentano le iscrizioni a corsi, a palestre, si vede più gente in strada che corre, che cammina, e intorno a tutti sembra ci sia un alone di buona volontà per mettere in pratica quel progetto che da tempo si tiene nel cassetto, che forse ogni anno proviamo a tirare fuori, e qualche progetto va anche in porto; personalmente rientro anche io in questa cerchia di persone, proprio a gennaio è nato l’editore di questa rivista ovvero M&D formazione che proprio il 2 gennaio è stata costituita come agenzia formativa ben 21 anni fa, e mai e poi mai avrebbe pensato di diventare editrice di questa rivista.
Poi non credo sia un caso che la rinascita di Quello Che C’è si è concretizzata proprio nel gennaio del 2011 quando insieme a Simone Ballocci partorimmo il nostro amato e incredibile numero zero, uscito poi il 5 Febbraio del 2011. Le ansie, le paure, ci sono oggi come allora, anche perché il cerchio di chi collabora è cresciuto, gli impegni anche economici non sono più quelli di un tempo: non ci è permesso sbagliare, per realizzare questa rivista che è diventata un magazine vero e proprio di 180/196 pagine occorre davvero sacrificarsi, e in tre in particolare perdiamo di vista l’orologio, perdiamo la cognizione del tempo, annulliamo tutto, io non apro neanche la posta cartacea, nell’elettronica ci perdo gli occhi, la mia scrivania diventa un campo di combattimento, non si vede più il colore del legno, bisogna stringere i tempi, coordinare il tutto e mai!mai!mai! dare qualcosa per scontato, sarebbe un errore grave, molto grave. Il tempo dobbiamo gestirlo, e finora siamo riusciti sempre a rispettarlo: già dal 1° del mese Qcc è on line (a parte il mese di gennaio, per ovvi motivi) su www. quellochece.com, con uno sfogliabile leggerissimo e leggibile anche da smartphone, con archiviati tutti i numeri dal marzo 2011. Sfogliando i nostri numeri, da quel numero zero ad oggi, si fa un viaggio nel tempo.
Era un giornalino, come tutti lo avete chiamato. Adesso di giornalino non è rimasto niente, anche se questo modo di chiamarlo a volte mi piace: sa di affetto, sa di vicinanza. Siete in tanti… In tanti amate questa rivista, in tanti ce la richiedete, le copie non sono quasi mai abbastanza, anche se copriamo bene la Valdinievole tutta comprese Altopascio e anche Montecarlo… Si è vero forse ne servirebbero di più, ma lo sfogliabile on line è nato proprio per questo, per essere sfogliato ovunque.
Perché Quello Che C’è è distribuito GRATIS, anche se non ha più nulla della rivista frepress, essendo un magazine, un approfondimento, un prodotto editoriale che vuol essere completo e complesso. È un miracolo che si ripete ogni mese, è grazie a voi che ci credete, è grazie a voi lettori che date una visibilità incredibile a questo mensile, e grazie a voi inserzionistiche mi date la forza economica che occorre per continuare a realizzarlo; è grazie a Dio io ci metto il cuore, tanto cuore, spero regga, ho delle buone braccia intorno, che hanno lo stesso cuore: amo questo lavoro, eccome se lo amo, lo faccio cercando di dare alle persone quello che vogliono, trasmettendo l’importanza di mettere da parte “il proprio io”.
Si chiama empatia, ogni volta che sfoglio per l’ultima volta Qcc prima della stampa, guardo gli articoli, i titoli, le pubblicità, cerco di mettermi negli occhi e nel cuore di chi ogni mese investe e legge Qcc: questa rivista deve piacere a voi! Noi vogliamo essere protagonisti di questo obiettivo: realizzare Quello che c’è perché possa continuare ad essere la rivista più considerata, più diffusa, più amata in Valdinievole e non solo…