Patrizio Zipoli, l’uomo “illuminato” dal Padule

Il personaggio di questo mese è un uomo che ha fatto della sua vita una “missione”, diciamo che se San Paolo fu illuminato sulla via per Dama­sco e capì che la sua vita doveva dedi­carla a Dio, Patrizio Zipoli, pontigiano Doc, fu illuminato al Casin del Lilllo nel padule di Fucecchio, e a soli 41 anni, nel 2002 decise di dedicare la sua vita a chi in un certo senso gliela aveva sal­vata, lo aveva in qualche modo porta­to sulla retta via, allontanandolo da un momento un po’ turbolento, dove il gioco d’azzardo e l’alcol, erano un po’ troppo vicini a lui. Così Patrizio entra a far parte realmente dell’ecosistema del padule di Fucecchio, decidendo di aprire le porte del Padule al mondo, andando contro la mentalità popola­re di alcuni cittadini, amministratori, ambientalisti e cacciatori che vede­vano il padule come un qualcosa da tenere per sé, da proteggere, da tene­re in gabbia senza forse vedere quel­lo che Patrizio sognava e in parte ha realizzato e sta realizzando: una gran­de risorsa turistica, che poteva dare forza all’economia della Valdinievole. Nacque cosi, grazie a lui, l’associazio­ne Valpoca, motore trainante per la promozione del padule. Ecco che il barchino tradizionale usato solo per la caccia diventava un mezzo per por­tare la gente a visitare il Padule a fare vedere questa bellezza unica e straor­dinaria. Patrizio ha messo a disposizio­ne del Padule la sua esperienza di la­voro per anni nell’ambito del turismo: è stato infatti vice direttore alla Grotta Giusti di Monsummano Terme, ha avu­to attività commerciali, è stato in Ger­mania, Inghilterra e Francia a lavorare nell’ambito turistico. E cosi è iniziata la sua missione, una missione rischiosa perché il Padule per sopravvivere de­ve anche mantenere l’antica tradizio­ne della caccia perchè in realtà sono proprio i cacciatori che mantengono vivo il padule. Del resto tra novembre e febbraio chi andrebbe in Padule se non loro? E infatti loro lo puliscono, lo coccolano, lo mantengono, lo fanno sopravvivere e Patrizio lo fa vedere al mondo. Grazie a lui trasmissioni come Sereno Variabile, GEO&GEO, Linea Ver­de sono venute in Padule, Anche la Berretta Armi ha fatto un calendario distribuito in tutto il mondo e diversi spot, e poi due i film girati proprio nel padule, Le Mondine e Maria Goretti, e volete sapere la verità? Le attrici si sono innamorate del Padule e forse anche dello Zipoli, perché ogni tan­to ritornano per immergersi in quei silenzi, dove il sarello è vero sta mo­rendo ma Patrizio Zipoli continua la sua missione. Patrizio ci dice: “Pensa i più noti giornalisti d’Italia sono ve­nuti qui a scoprire questa risorsa. Con Open Week per esempio si è mosso molto, io ho fatto sempre il pieno e ho visto persone davvero meravigliate di fronte a una tale bellezza naturale”. Insomma Patrizio qual’ è il tuo sogno?

A questo domanda Patrizio socchiude gli occhi e lascia rispondere il cuore:

“Io spero e sogno che questo am­biente possa avere la gratificazione che merita sotto l’aspetto venatorio, turistico e di tutela e conservazione dell’ambiente. Io qui vedo davvero la creazione di posti di lavoro per tanti giovani che sono obbligati a fuggi­re senza prendere in considerazione quello che esiste a due passi da casa e che tanto amiamo perché lo sentia­mo nostro. Quest’amore deve esser l’incentivo per aiutarmi a spalancare sempre di più le porte al padule.

Bravo Patrizio e grazie!

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