Museo Franchi Bonsai… una storia centenaria
La grande passione della famiglia Franchi per il mondo dei bonsai la possiamo scoprire in un museo straordinario creato nel 1992 da Costantino Franchi, babbo di Nara, attuale titolare della prestigiosa azienda, un museo che racconta una storia centenaria che emoziona nel guardare questi esemplari che vanno dai 60 ai 250 anni.
Abbiamo voluto immortalare e mettere in copertina l’esemplare più importante, più antico di questo museo, un pezzo unico dal valore inestimabile, si tratta di un olmo cinese,
l’ “ULMUS PARVIFLORA” che ha ben 250 anni. E’ bello soffermarsi a guardarlo, non ti azzarderesti mai a toccarlo perché è come guardare un quadro del Caravaggio, del Botticelli, di Leonardo, è come essere agli Uffizi, sono vere e proprie opere d’arte, le guardi e ti lasci invadere dalle emozioni, capendo di cosa è capace l’uomo e la natura.
La differenza sta nel fatto che i bonsai di questo straordinario Museo devono essere coccolati da mani capaci ed esperte perché la loro vita dipende dall’amore che l’uomo dona loro. Nell’azienda Franchi ora è la signora Nara l’unica titolare, che ha ereditato questa passione dal padre e anche lei ha saputo circondarsi di uno staff prezioso, che coccola i sui bonsai, tra tutti un maestro bonsai tra i più importanti a livello nazionale, Francesco Santini e solo parlando con lui capisci con quali attenzioni segua i suoi “figli”.
Con lui, infatti, scopro le tre condizioni necessarie perché si possa parlare di bonsai: la prima è che sia una pianta arborea, la seconda che sia all’interno di un vaso proporzionato, la terza, forse la più importante, l’applicazione delle tecniche bonsai.
Scopro che le piante da frutto non fanno frutti piccoli come uno istintivamente potrebbe pensare, ma i frutti sono gli stessi di un albero normale, anzi mi dice il Maestro Francesco, sono ancora più saporiti, e mentre parla mi porta davanti ad un bellissimo esemplare di melo cotogno dove le mele sono grandi come una mano.
Entrare in questo museo è come entrare in una grande casa giapponese: trovi nell’ingresso il Tokonoma, la differenza è che il Tokonoma di questo museo è proporzionato alla grande bellezza che è presente in questa casa: è infatti grande come una stanza e ospita di volta in volta un pezzo pregiato del museo, in questo periodo, per esempio, c’è un Acero Shishigashira.
L’ingresso al museo è gratuito e all’interno possiamo ammirare circa 70 esemplari, cinesi, giapponesi ma anche molti bonsai italiani nati e cresciuti in questa azienda e tanti ulivi segno distintivo dell’azienda, e poi abeti rossi, cipressi, pini silvestri, cedri.. insomma entrare in questo museo significa intraprendere un viaggio in un mondo fantastico.