Meningite, crescono i contagi in regione
Un caso nazionale che, per nostra sfortuna, colpisce quasi esclusivamente la nostra Regione. E’ questo il paradosso della grave situazione meningite in Toscana. La malattia del sistema nervoso centrale ha colpito nella nostra regione come in nessun altra zona italiana. Un primato di cui avremo fatto volentieri a meno. L’agente responsabile di questa malattia è un batterio denominato Neisseria Meningitidis, detto anche Meningococco. Sono attualmente noti tredici tipi (sierotipi) di Meningococco, ma solo cinque (A, B, C, Y, W) sono rilevanti dal punto di vista clinico e capaci di provocare malattia ed epidemie. Qualche numero della situazione in Toscana: lo scenario si è fatto grave già nel 2015, quando sono stati registrati ben 38 casi. Di questi, 31 erano del ceppo C, 5 del ceppo B, 1 del ceppo W e 1 non tipizzato. Questi casi hanno provocato la morte nel 2015 di 9 persone: 8 riconducibili al gruppo C ed 1 al gruppo B. Dal 1 gennaio 2016, invece, sono già 15 i casi di meningite che si sono verificati nella nostra regione. Di questi 12 sono da meningococco C, 2 da meningococco B, 1 W. Quattro casi sono stati, purtroppo, mortali. I numeri però sono destinati ad aumentare: non passa settimana in cui le cronache non parlano di un nuovo contagio. I vertici della Regione Toscana si sono attivati prontamente, cercando dapprima di rendere gratuiti i vaccini per i più giovani e, successivamente, di aumentare la disponibilità dei vaccini, dopo che le prime dosi stanziate si erano “volatilizzate” con i vaccini di massa tra gennaio e febbraio. L’assessore toscano alla salute, Stefania Saccardi, ha però voluto chiarire la situazione: «Non siamo di fronte a un’epidemia né a una situazione di forte allarme sociale. Noi della Regione stiamo facendo l’invito a vaccinarsi perché vogliamo investire moltissimo sulla prevenzione». Tra la popolazione, qualche preoccupazione in più si è avuta fino a metà febbraio, quando le liste d’attesa per sottoporsi al vaccino arrivavano fino a diversi mesi. Fortunatamente, con il reperimento di oltre 150mila vaccini, i tempi di attesa si sono nuovamente ridotti. Le liste d’attesa per sottoporsi al vaccino sono state notevolmente ridotte a lo saranno ancora di più quando, nei prossimi mesi, la regione Toscana provvederà alla distribuzione di circa 350mila dosi di vaccino. Per avere informazioni precise ed aggiornate su come fare vaccinarsi è possibile recarsi dal proprio medico curante o alla propria azienda sanitaria di appartenenza. E’ inoltre attivo un numero verde regionale (l’800.556.060) disponibile dalle ore 9.00 alle 15.00, dal lunedì al venerdì. E’ possibile prenotare la vaccinazione tramite i call center, i Cup, le farmacie abilitate alla prenotazione e on line sul sito www.asf.toscana.it. Le vaccinazione in questione è consigliata ed è completamente gratuita per i residenti o domiciliati sanitari che compiono 11 anni nell’anno 2016 e fino ai 20 anni, mai vaccinati o vaccinati con una dose nell’infanzia. La vaccinazione è offerta gratuitamente anche ai residenti o domiciliati sanitari che hanno oltre 20 anni di età. Il vaccino è inoltre gratis per gli studenti universitari o iscritti in scuole secondarie di primo di primo o secondo grado non residenti o domiciliati sanitari nella Asl Toscana centro. In ogni caso sono in programma anche delle sessioni di vaccinazione straordinarie, al fine di agevolare ulteriormente i cittadini. La prossima “Vaccinazioni Day” a Pistoia, ad esempio, è prevista per il prossimo 27 marzo. In ogni caso è molto probabile che le vaccinazioni continueranno per tutto il corso del 2016. Il governatore toscano Enrico Rossi ha annunciato la necessità di vaccinare un milione e mezzo di toscani, nella speranza che si riesca a ridurre la diffusione del contagio.