Franca Sozzani, tra genio, creatività e ribellione
Nel mondo della moda in pochi non hanno conosciuto, sentito e ammirato Franca Sozzani. Milano, Venezia, Parigi, New York, Las Vegas e molte altre città hanno accolto Franca Sozzani come una vera star. Franca ha sempre brillato di una luce tutta sua, perché non era solo una delle più note personalità nel mondo della moda, colei che ha creato brand come Armani, Valentino, Gucci che hanno fatto la storia della moda planetaria. Franca Sozzani era una donna che diventerà un’icona, perché quando si parla di Lei, limitarsi a considerare il mondo della moda è semplicemente sciocco e banale. Quando si guarda le copertine di Vogue ci sentiamo sempre un pò frastornati, intimiditi, a volte accusati. Non si può non notare che Franca Sozzani ha portato in scena un mondo complesso, fatto di idee che stavano cambiando rispetto al passato, idee che andavano al di là di un mondo commerciale limitato a ciò che si indossa. Per esempio, Franca Sozzani ha messo sotto i riflettori un mondo che promuoveva idee che facevano parte di una cultura nuova, tra cui l’ossessione di essere giovani, bianche, famose, magre, trendy, ricche, belle. Franca Sozzani attraverso lo standard della bellezza ha parlato di idee, tutte idee che non fanno parte solo del mondo del fashion perché ha parlato della bellezza dell’invecchiamento, la bellezza delle donne di colore, delle donne morte sotto le bombe, delle donne vittime di abusi sessuali, donne armate, donne violente, pazze, donne rinchiuse in ospedali psichiatrici, donne libere, lesbiche, donne pugili, donne assassine, donne rivoluzionarie, donne che vivono apertamente la loro sessualità, donne in sovrappeso, donne e madri, donne artiste. Qualcuno si domanda come un’istituzione come Vogue le abbia permesso di creare queste foto e di trasmettere e parlare di certi temi. Franca Sozzani non si è mai lasciata alle spalle un giornalismo artistico, uno sguardo sul mondo che al di là della bellezza portava avanti attraverso la moda le idee sociali, culturali, femministe, etiche, estetiche. Sono le idee, quelle idee di una cultura invisibile che Franca da artista e filosofa ha sfidato senza timore, sempre con molta eleganza e ribellione. Una personalità – perché se chiedevano a Franca che cosa era “ lo stile”, lei rispondeva così: “Oggi non ce n’è uno. Secondo me le persone dovrebbero comprare più specchi che abiti per vedersi prima di uscire: per inseguire la moda c’è gente disposta a tutto ma io penso che bisogna corrispondere con gli abiti alla propria personalità, questo è lo stile. Se devo diventare la testimonial di firme, una specie di prototipo di qualcun altro, allora che mi paghino’’. Questa è solo una delle frasi che raccontano la sua personalità, una donna che non ha mai rinunciato ad inseguire i propri sogni, una donna che non si è fatta imprigionare dal conformismo, quel comodo e ovattato modo di pensare e vivere. Bella, intelligente, forte, temeraria, creativa, Franca diceva: “Se vuoi fare un lavoro creativo devi avere un messaggio che vuoi lasciare alle persone, quindi devi correre dei rischi”. Non capiva, e in effetti aveva ragione, come si poteva pretendere di essere creativi e di restare al sicuro, allo stesso tempo, perché il genio è anche ribellione dallo standard, e la ribellione è una scelta che ha un prezzo. Se vuoi cambiare e lasciare un messaggio, devi rinunciare alla tua zona comfort e difendere quello in cui credi, così lei ha fatto nella vita personale e professionale. Una donna ambiziosa, che ha rischiato tante volte senza mai correre il rischio di perdere gli affetti. Franca ha dimostrato che si può essere madri e artiste, ma bisogna avere tanta forza di determinazione e coraggio, ogni giorno. Questo è un grande messaggio per le generazioni di oggi. Possiamo essere uomini e donne diversi, ma non c’è solo uno standard da seguire, i brand sono tutte scuse per non essere sé stessi. L’ importante è avere uno stile, il nostro, e quindi prendere rischi, cercare un criterio critico, estetico, etico ma soprattutto innovativo e riflessivo, senza rinunciare mai al valore della fiducia, dell’amicizia, dell’amore.
Francesca Malloggi