Dimmi in che paese vivi… e ti dirò quanto sei felice
Norvegia, terra di incantevoli fiordi e grandi foreste, regno delle renne e culla di grandi designer. Ma non solo: secondo il World Happiness Report 2017, quest’anno la Novergia è anche il paese più felice del mondo.
Pubblicata dalla Sustainable Development Solutions Network, un’iniziativa globale lanciata dalle Nazioni Unite nel 2012, la classifica si basa su sei fattori: il prodotto interno lordo pro capite, la speranza di vita, la libertà di fare scelte di vita, il grado di generosità nelle donazioni, il sostegno sociale e la percezione di assenza di corruzione nel governo o negli affari.
La “felicità” presa in esame nella classifica non è quindi solo una questione di soldi e benessere finanziario: secondo lo studio, la Norvegia non ha vinto grazie a quella ricchezza petrolifera che porterebbe a pensare di aver avuto, come riscontro, un innalzamento del benessere generale finanziario della popolazione. Anzi, a differenza di quanto avvenuto in paesi che hanno vissuto un boom di crescita veloce, poi seguito da crisi severe, la Norvegia ha preferito investire il ricavato della sua ricchezza nel futuro, piuttosto che nell’immediato, guadagnandosi così la stima dei suoi abitanti. I cittadini sono infatti fiduciosi nell’operato dell’amministrazione e del governo, e sono estremamente uniti nell’impegno civico. Più in generale, quindi, ciò che più conta alla luce di questa classifica è soprattutto il fattore umano, cioè quel senso di comunità particolarmente forte nella società norvegese.
Ma quali sono gli altri paesi presenti nella top ten? Dopo la Norvegia, che avanza di quattro posizioni conquistando la vetta, troviamo ai primi posti la Danimarca, l’Islanda, la Svizzera, la Finlandia, l’Olanda, il Canada, la Nuova Zelanda, l’Australia e la Svezia.
Ma se i paesi del nord Europa possono dirsi tra i più felici del mondo, come se la cava il resto del continente?
L’Italia, nel periodo 2014-2016 è al 48esimo posto della classifica e dal 2007 a oggi è quello che ha perso più “felicità” in Europa, dopo la Grecia. Il nostro paese, purtroppo, si trova di gran lunga alle spalle di tutti i grandi d’Europa: Germania (16esima), Regno Unito (19esimo), Francia (31esima) e Spagna (34esima). Nel dettaglio, le componenti nelle quali l’Italia ottiene i punteggi scarsi sono quelle riferite alla “libertà di compiere scelte di vita”, oltre all’elevata percezione della corruzione. Secondo il report, l’Italia è uno dei quattro paesi dell’Eurozona colpiti più duramente dall’esperienza della crisi successiva al 2011, quella degli spread.
Alcune curiosità: l’equlibrio dei vari fattori tenuti in considerazione dallo studio ha riportato alcune posizioni in classifica particolarmente inaspettate o significative. Tra queste, il 12esimo posto assegnanto ad un paese non ricchissimo come la Costa Rica, o i dati secondo cui in Cina la felicità non sia cambiata molto negli ultimi 25 anni nonostante il grande boom economico.
Significante anche la posizione degli Stati Uniti, scesi al 14esimo posto nel triennio analizzato e addirittura al 19esimo se si tiene conto del solo 2016: ciò a causa del calo del supporto sociale e al peggioramento della percezione della corruzione.
Joselia Pisano