Fuori dalla scuola media… ora penso al mio futuro!
La scelta della scuola superiore rappresenta, da sempre, per i ragazzi e le loro famiglie un momento di passaggio molto delicato e denso di significati. Magari qualcuno sa da sempre cosa vuole fare, altri, invece, sono indecisi tra tante possibilità diverse, altri ancora, e forse questi sono la maggior parte, non riescono proprio a mettere a fuoco una scelta e individuare una direzione. Innanzitutto partiamo dal presupposto che è assolutamente normale avere dubbi e incertezze, sia perché questo tipo di decisione impone di riflettere sulle proprie attitudini, sia perché si è costretti a pensare e progettare il proprio futuro in un periodo della vita in cui l’identità è ancora in formazione e tutto viene messo in discussione. Se da un lato l’offerta formativa è piuttosto ampia, tra licei, istituti tecnici e professionali, dall’altro si ha la sensazione che la propria scelta possa determinare il proprio futuro, l’università cui poter accedere e il lavoro. Ecco perché per molti scegliere la scuola da frequentare dopo le medie può risultare davvero complicato.
In questo percorso decisionale il confronto con i genitori è molto importante, ma solo se può portare ad una scelta condivisa e non imposta. Spesso i genitori consigliano i propri figli in base al proprio retaggio culturale, magari facendo pressione affinché scelgano quella scuola che, secondo loro, potrebbe dare più possibilità dal punto di vista del futuro accademico e/o lavorativo. In realtà anche questo è un mito da sfatare: nessuna scuola è in grado di garantire, a priori, un futuro. Tutto dipende dai risultati che lo studente riesce ad ottenere, risultati che saranno apprezzabili nella misura in cui egli intraprende un percorso a lui consono. Ecco perché è fondamentale che il giovane possa fare la sua scelta finale in completa autonomia, seguendo le proprie attitudini e assecondando le proprie passioni, anche perché sappiamo bene che di fronte alle inevitabili difficoltà che incontreranno la più grande risorsa a cui potranno attingere per non scoraggiarsi e continuare ad impegnarsi è proprio la passione nei confronti di un determinato argomento, settore, indirizzo o disciplina. La passione è quella marcia in più che ci consente di sopportare la fatica e i sacrifici, superare le sconfitte, non perdere la motivazione e perseverare nel raggiungimento degli obiettivi. Certamente va considerato che un ragazzo di 13 anni, anche dopo aver scelto, potrebbe avere dei ripensamenti, soprattutto perché al momento di scegliere, come è capitato a tutti noi, non conosce nei dettagli il percorso scolastico che lo attende in futuro. Ma anche perché è un individuo in evoluzione.
Comunque, ricordate che la scelta che siete chiamati a fare NON E’ IRREVERSIBILE. Ci si può pre-iscrivere ad una scuola e poi cambiare al momento della scelta definitiva. Una volta iniziata una scuola si può comunque cambiare percorso. Se l’Istituto scelto appare molto lontano dal ragazzo, se crea un disagio significativo (a causa delle materie, degli insegnanti, dei compagni o altro) è importante non far accumulare un’eccessiva frustrazione che potrebbe sfociare in fallimenti ripetuti, molto pericolosi per l’autostima. In questo nostro speciale potrete trovare consigli sulle domande da porsi e da porre per effettuare la scelta giusta, indicazioni fornite da professionisti competenti circa le modalità più giuste per affrontare questo delicato momento e trasformare quelle che si pensano debolezze in punti di forza …insomma un bagaglio ben fornito per affrontare con sicurezza questa nuova ed entusiasmante avventura.
Ai nostri giovani lettori possiamo solo dire: navigate, cercate, scrutate, leggete e usate tutte le informazioni possibile, ma soprattutto decidete con la vostra testa e il vostro cuore…e allora sì che sarà un SUCCESSO!
Dott.ssa Chiara Torrigiani