Clima: il pianeta è ancora salvabile “Non tutto è perduto”

ago16_climaL’aumento della temperatura terrestre e il cambiamento climatico si sta facendo sentire sempre di piu e l’impatto del surriscaldamento globale potra solo essere piu grave a meno che non si adottino dei drastici cambiamenti. Il modello di sviluppo non sostenibile che abbiamo adottato negli ultimi secoli ha avuto un’influenza enorme sul sistema climatico terrestre. Di conseguenza, ci troviamo a dover fra fronte a conseguenze imprevedibili a breve e a lungo termine. Quando si utilizzano dei modelli matematici per descrivere sistemi estremamente complessi, come quello dell’ambiente, spesso si deve ricorrere a modelli non-lineari e questi ultimi hanno la caratteristica di essere prevedibili ma solo entro una certa misura. Infatti, una volta che i parametri prestabiliti hanno superato un certo limite, anche un lieve cambiamento puo causare effetti enormi dalle conseguenze devastanti. Un esempio di questi modelli sono le previsioni del tempo, che sono piu affidabili solo entro pochi giorni. Con il recente abuso di combustibili fossili, la concentrazione di CO2 nell’atmosfera e arrivata ad un livello cosi elevato da innescare un processo irreversibile di surriscaldamento globale. Gli scienziati suppongono che non ci siano molte soluzioni per invertire il processo ma suggeriscono che la nostra unica opzione e di cercare di rallentare, o piu ottimisticamente fermare questo surriscaldamento. Uno tra gli effetti piu preoccupanti del riscaldamento globale e lo scioglimento dell’Artico e dal 1979 abbiamo avuto una perdita del 3-4% della superficie all’anno. L’Artico e considerata la piu grande superficie riflettente che abbiamo sulla terra ed ha una funzione fondamentale nella regolazione degli equilibri climatici perché devia parte dell’energia solare che altrimenti verrebbe assorbita dal pianeta. Il risultato del recente scioglimento dei ghiacciai e un effetto non-lineare che ha portato ad un incremento della temperatura equivalente a venti anni di emissioni di CO2. Un altro di questi effetti non-lineari e quello dovuto al metano che e immagazzinato nel permafrost dell’Artico. Dato il massivo scioglimento dei ghiacciai, grandi quantita di metano sono state rilasciate nell’atmosfera con un potere inquinante venti volte superiore alla cosi combattuta anidride carbonica, peggiorando una situazione gia allarmante. Le previsioni degli scienziati non sono affatto incoraggianti e considerate le premesse non deve nemmeno risultare cosi strano. Le stime sono state fatte presupponendo una nostra totale indifferenza nei confronti dell’inquinamento, quindi non vengono prese in considerazione la molteplicita di soluzioni che potremmo implementare nel frattempo. Molti studiosi hanno pubblicato ricerche dove si afferma che intorno al 2100 la razza umana comincera ad andare estinta. I due principali motivi sarebbero il surriscaldamento globale e la crescita smoderata della popolazione mondiale. Inoltre, si progetta che nel 2017 la terra ospitera 7,5 miliardi di persone che dovrebbero arrivare a 10 miliardi intorno al 2050. Tuttavia, non tutto e perduto finché abbiamo tanto ingegno e la tecnologia a nostra disposizione. Se ci fosse ad una ferma presa di posizione da parte delle istituzioni di tutto il mondo e la tecnologia potesse essere impiegata al suo pieno potenziale, senza il freno posto dagli interessi delle multinazionali, gli effetti potrebbero davvero essere stupefacenti. Basta pensare alle brillanti idee che abbiamo avuto anche molto tempo fa, come la macchina elettrica, o anche a quelle piu recenti, come l’invenzione dell’albero sintetico che processa mille volte piu anidride carbonica di un albero vero. Abbiamo bisogno di prendere coscienza della situazione e utilizzare la tecnologia per compensare gli effetti del nostro inquinamento, perché quello che faremo nell’ immediato futuro sara di fondamentale importanza per la sopravvivenza delle future generazioni. In questo modo, avremo la possibilita di non essere ricordati nella storia come la generazione che ha portato il pianeta alla soglia del collasso.

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