Chiesa di Santa Maria in Selva, uno scrigno prezioso di arte e cultura
La chiesa di Santa Maria in Selva di Borgo a Buggiano è oggi un insieme di bellezze artistiche straordinarie, e questo grazie alla forte determinazione dei Padri Agostiniani, in particolare di Padre Giuseppe Romani, uomo capace di smuovere, per l’amore verso Dio e la propria Chiesa, anche le “montagne”. Il 5 giugno ultimo scorso, in una chiesa gremita, sono stati inaugurati gli ultimi restauri relativi agli altari laterali di Santa Rita, San Nicola da Tolentino e Sant’Antonio, ed in particolare del crocifisso ligneo del 1300 di scuola Pisana di grande valore. Il vescovo di Pescia Monsignor Roberto Filippini definisce questa chiesa “uno scrigno prezioso appartenente alla nostra diocesi” riscoperto grazie all’opera incessante dei Padri Agostiniani e in particolare alla capacità di Padre Giuseppe di riuscire in qualche modo a far amare questa chiesa, facendola apprezzare a tanti, e ottenendo, quindi, le risorse necessarie per poter portare a termine i lavori. Del resto dice Monsignor Filippini: “Come si fa a dire di no a Padre Giuseppe?” e questa frase ha accomunato un pò tutti i relatori e finanziatori presenti. La Dr.ssa Maria Cristina Masdea, responsabile delle opere di restauro, si è dimostrata molto entusiasta della conclusione di questi lunghi lavori, iniziati circa 20 anni fa… un sogno diventato realtà e che tutti possono ammirare. Erano presenti anche le due restauratrici: la Dr.ssa Lidia Gallucci che si è occupata del restauro degli altari e Francesca Spagnoli che invece si è occupata del restauro del crocifisso, riuscendo a dare “luce” alla bellezza dii questo capolavoro. Padre Giuseppe ha ringraziato di cuore tutti gli amici, le aziende che si sono adoperati per questo grande progetto portato a termine. Ai costi del restauro del crocifisso ligneo hanno contribuito anche il Rotary Club Montecatini Pistoia Marino Marini presidente Dr Roberto Biagini, e il Club Rotary Montecatini Pistoia presidente Raffaele Aversa , ed infine il Club Inner Weel presidente Lidia Pucci. Oltre a queste bellezze artistiche lo stesso giorno è stata inaugurata la biblioteca conventuale, e se la chiesa è uno scrigno prezioso di arte questa è uno scrigno prezioso di cultura, riscoperto e messo alla luce da chi di cultura se ne intende, e anche lui non ha potuto dire di no a Padre Giuseppe: Omero Nardini, bibliotecario della biblioteca di Buggiano, uomo capace di far riscoprire 12.000 libri ammassati che raccoglievano centinaia di anni di cultura, appartenenti alla comunità . Sono stati riordinati e catalogati, in tanti mercoledì pomeriggio a partire dal 2009. Omero ha avuto un grande supporto da parte di tante persone che insieme hanno voluto dare luce a questa cultura perché la cultura è vita e soprattutto non deve esser nascosta ma libera di essere scoperta da chi se ne vuole appropriare. Con Omero hanno collaborato Paola Barbano, Alessandro Orsi, Francesco La Fornara, Giovanna Anzillotti, Maria Rosa Colombini e Gianluca Lupi. Si potrebbe dire che dietro ogni grande risultato c’è un grande uomo ma in questo caso vorrei dire che dietro a tutto questo c’è la mano di Dio, giusto Padre Giuseppe?