Brexit: non solo una questione di In or Out
Brexit e stata la parola piu usata nei media di tutto il mondo questo mese; una parola coniata per parlare in modo abbreviato dell’ uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea “Britain and Exit to get Brexit”. Il referendum che ha avuto luogo Giovedi 23 Giugno per decidere se la Gran Bretagna voleva rimanere o lasciare l’ UE ha sconvolto gli equilibri dell’ Europa e gli animi degli europei perche ha ottenuto un risultato positivo. Tuttavia, sono stati l’Inghilterra e il Galles a raccogliere la maggioranza delle firme per lasciare l’Unione, con un 53,4% contro un 46,6%. Mentre in Scozia e in Irlanda del Nord la maggi o r a n – za avrebbe voluto restare. La Gran Bretagna si e divisa nelle opinioni e il referendum ha portato ad una scelta che ha sollevato argomenti delicati e commenti contrastanti molto complicati. Per tutti e diventato difficile avere una chiara idea delle argomentazioni a favore e contro il Brexit e non si capisce se a motivare questa decisione siano state interpretazioni o fatti. Dopo una serie di tesi e antitesi che sembrava non finire abbiamo cercato di mettere in luce quali siano stati i temi chiave di questo dibattito che ha messo in disaccordo un intero paese e quali delle due parti abbia avuto la meglio sara chiaro al lettore che leggera il presentarsi dei seguenti fatti. Il primo fra tutti sembra essere il tema dell’immigrazione ma non e chiaro se il Brexit comportera il pieno controllo di che entra nel paese. Per esempio, la Norvegia e la Svizzera hanno accettato il libero movimento delle persone per favorire il mercato con i Paese dell’ UE. Soprattutto, dal 2001 al 2011 i migranti europei hanno contribuito con un totale di 20 miliardi di sterline all’ economia britannica. Gli esperti prevedono che la Gran Bretagna dovra aprire le porte ad altri migranti se chiuderanno le porte ai due milioni di lavoratori ad oggi nel paese perche certe posizioni lavorative potranno essere ricoperte solo da stranieri. Tuttavia, le persone che hanno votato per lasciare l’Unione erano quelle che non avrebbero piu voluto concedere il diritto di vivere e lavorare liberamente nel loro paese, senza rendersi conto che il controllo del confine non avrebbe solo portato a limitare il fenomeno dell’immigrazione ma semplicemente a farne prendere nuove forme. Soprattutto, se cambieranno le norme per entrare di conseguenza cambieranno quelle norme che i cittadini britannici avranno per uscire e vivere in altri paesi dell’ Unione con l’effetto di ridurre le possibilita dei giovani di viaggiare, studiare in altre universita ed espandere le opportunita lavorative. Il secondo tema importante e stato quello dei mercati. Favorevoli a rimanere erano le persone facilitate dal libero mercato. Tra le compagnie se ne contano piu di 1 milione fra quelle che ad oggi possono esportare i loro prodotti senza pagare dazi doganali. La fazione opposta invece era quella credeva nella possibilita di commerciare con gli altri paesi, senza tuttavia dover sottostare alle leggi dell’UE. In particolare, molti hanno voluto far leva sul fatto che la Gran Bretagna e il piu importante paese esportatore nell’UE e che sarebbe stato nell’ interesse degli altri paesi trovare degli accordi a loro favore. Il terzo tema e quello dei diritti dei lavoratori perche il diritto ad un anno di maternita e alle vacanze pagate sono diritti introdotti tramite l’UE e lasciarla significherebbe tornare ai vecchi standard fra i quali anche quello di rinunciare al limite delle 48 ore lavorative settimanali. Tra gli altri grandi temi troviamo quello dell’ambiente perche a quanto pare i favorevoli all’Unione hanno constatato benefici nelle leggi europee per la tutela dell’ ambiente, tra cui i regolamenti per la gestione delle spiagge, per l’ inquinamento dell’aria e delle acque. Altri temi controversi sono stati quelli dell’agricoltura e dell’allevamento, il problema della sovranita popolare e del costo dei viaggi. Il Brexit non e ancora ufficiale ma le conseguenze per la possibilita di studiare, lavorare, commerciare, viaggiare liberamente, mantenere uno sviluppo sostenibile affliggera le future generazioni. Percio non stupisce che tra i piu giovani il commento piu comune sia stato il seguente: “Questa mattina ho avuto il risveglio piu triste della mia vita”!!!