L’alimentazione e’ un’ ideologia culturale?

alimentazioneMangiare carne ha molte sfac­cettature: da quando le nuo­ve ricerche scientifiche hanno pubblicato studi importanti che dimo­strano quanto mangiare quantità ele­vate di carne sia pericoloso e seriamen­te determinante per la nostra salute è diventato un argomento di accese di­scussioni.

Oltre ad essere un ambito scientifico di grande rilevanza e clamore, probabil­mente, mangiare carne è prima di tut­to parte della nostra cultura.

È un fatto indiscusso che la cultura occi­dentale ha sempre messo un’ enfasi po­sitiva sul consumo di proteine animali. Da un punto di vista nutrizionale, il con­sumo di carne è stato sempre lodato, da un punto di vista sociale, mangiare carne è sinonimo di benessere econo­mico e virilità. E poi, le industrie più im­portanti di produzione della carne han­no un peso rilevante nell’economia e influenzano il nostro modo di pensare. I produttori di carne funzionano come tutti i grandi brand. Si pensa che ab­biano un motivo che guida la produ­zione che va oltre quello commerciale. Per esempio, si pensa che mangiare la carne faccia bene e quindi ci sono tan­te industrie che la producono. Di solito i grandi brand cercano di soddisfare un desiderio, una necessità o un problema che ci incoraggia a pensare a noi stessi in maniera positiva. Per esempio, man­giare carne ci fa sentire integrati nella società, quindi attraverso questa pra­tica sociale ci sentiamo parte di una grande comunità che ci rappresenta e che noi rappresentiamo a nostra volta.

L’ industria della carne, con i loro pro­dotti, crea una connessione a livello fondamentalmente umano, creano si­gnificati e trasformano i consumatori in difensori appassionati di un certo pro­dotto.

Non pensiamo al fatto che stiamo ucci­dendo un animale o che stiamo inqui­nando il pianeta e accellerando il riscal­damento globale. Nonostante tutte le prove scientifiche in ambito ambienta­le e nutritivo, in pochi vorrebbero fare a meno delle carne perché si pensa che faccia fondamentalmente parte di chi siamo. E poi, il consumo di carne crea un punto di vista ottimistico del consu­matore rispetto al mondo perché tutto della loro produzione sembra perfetta­mente in linea con i principi umani, so­ciali, ambientali della natura.

L’ industria della carne funziona come ogni grande brand e continuerà a ven­dere carne a volontà in tutte le multina­zionali, supermercati, piccole e grandi aziende perché le persone sono affe­zionate a questo prodotto. Ma come è possibile che l’ importanza di prove scientifiche, dibattiti sui problemi am­bientali creati dal consumo di carne vengano sempre meno rispetto al desi­derio di mangiare carne? Mangiar carne fa veramente parte della nostra cultura perché ogni società determina che cosa è permesso e che cosa non lo è, come e in quali occasioni possiamo mangiare determinati prodotti. Nella nostra cul­tura possiamo mangiare la carne sem­pre. Ci sono della norme del cibo, quel­le pratiche che stabiliscono quali sono i cibi buoni e cattivi, legali e illegali, appropriati e inappropriati, di routine o celebratori, ritualistici e simbolici. Il consumo di carne è consolidato nella nostra società: è considerata una prati­ca buona, legale, appropriata, di routi­ne e celebratoria.

Ma ogni società determina che cosa è considerato “il cibo”; come per i musul­mani la mucca non è cibo, anche noi diciamo che i cani e i gatti non si man­giano a differenza dei cinesi o di altre culture che mangiano insetti. É la cul­tura che determina che cosa mangia­mo e determina che cosa consideriamo “umanità”, “scienza”, “religione”. Perché per noi è disumano mangiare un cane ma mangiamo un vitello senza proble­mi, per noi ha poca valenza scientifica sapere che la carne crea problemi di sa­lute e ambientali, ed è religiosamente corretto mangiare una mucca.

Che cosa è che ci da la convinzione che tutto quello che facciamo è corretto? É il sistema di credenze e valori dentro ai quali siamo cresciuti, e questo è ciò che si chiama ideologia culturale che molto spesso è più forte di quello che dovre­mo fare per il nostro benessere, la salu­te e per il nostro pianeta. L’enfasi sulla carne della società occidentale ha natu­ralizzato questa pratica, mentre le sua alternativa il vegerarianesimo è inter­pretato come una pratica filosofica de­viante che perciò richiede una spiega­zione.

Francesca Malloggi

Recent Posts