Eco-imballaggi speciali per salvare i nostri mari: l’idea green che arrriva dalla Florida

giu16_ecoimballaggiDa una ricerca guidata da Marcus Eriksen del Five Gyres Institute dell’organizzazione americana 5 Gyres, gli oceani del mondo sono inquinati da oltre 269.000 tonnellate di plastica. Secondo gli ultimi dati solo tra circa 34 anni, nel 2050, le tonnellate di plastica che termineranno in mare saranno il doppio di quelle attuali e nel mare il quantitativo di plastica sarà più alto del numero dei pesci. Ad oggi più della metà della popolazione marina vittima dell’inquinamento. La plastica è il nemico numero uno del mare, dove purtroppo viene inconsapevolmente ingerite da molti pesci. Mentre sulle spiagge i rifiuti abbandonati diventano potenziali trappole per altri animali come gabbiani o tartarughe. Come combattere questa piaga? Una delle idee più interessanti arriva dagli Usa e prevede la produzione di un imballaggio speciale. Si tratta di un imballaggio per lattine davvero speciale, completamente biodegradabile e che se gettato in acqua e ingerito da animali non porta a conseguenze per la loro salute. L’azienda ad aver lanciato l’eco-imballo è la Saltwater Brewery, piccola fabbrica di birra, in Florida, sfruttando gli scarti della produzione della stessa birra come orzo e grano. Il primo lotto degli anelli commestibili è stato prodotto e testato ad aprile. “Questa tecnologia innovativa è efficiente e resistente quanto il tradizionale imballaggio di plastica – spiega l’azienda nel video promozionale sottolineando però che il costo di produzione è più alto dei soliti anelli di plastica -. Se la maggioranza dei produttori di birra adottasse questa tecnologia, il costo di produzione diventerebbe competitivo. Vogliamo influenzare i grandi produttori e convincerli a unirsi in questa impresa”. Il limite? I costi di produzione ancora troppo alti rispetto a quelli dei conosciutissimi anelli di plastica. Anelli di plastica che, una volta finiti in mare possono diventare delle trappole mortali per gli animali, strangolandoli o soffocandoli. Costi che però potrebbero ridursi se i consumatori accettassero di pagare un piccolo sovrapprezzo in cambio di un aiuto concreto per la salvaguardia dell’ambiente. Dato il cospicuo investimento messo in campo dalla Saltwater Brewery per giungere all’ideazione del nuovo materiale compostabile, il prezzo finale del prodotto subirà una leggera maggiorazione e si porrà come esperimento globale per vagliare la disponibilità dei consumatori a contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. Oltre agli innovativi eco imballaggi in plastica non bisogna dimenticare che ad oggi i più sostenibili si confermano quelli in carta e cartone, con un tasso di riciclo dell’80% e un tasso di recupero dell’88%. Nella grande distribuzione però, ad esempio, ancora pochi dispongono di tempo e risorse per separare l’imballaggio dall’invenduto. Ecco quindi che gli alimenti scaduti e i loro imballaggi non possono essere smaltiti nelle rispettive filiere e finiscono in discarica con considerevoli ricadute negative sia sull’ambiente che sull’economia. Esistono oggi le tecnologie per produrre imballaggi a base cellulosica particolarmente innovativi (bio-imballaggi, o imballaggi naturali) che consentirebbero di limitare questo spreco di risorse potendo essere conferiti insieme agli alimenti nella raccolta dell’organico. Ogni anno in Italia vengono immessi al consumo 4,3 milioni di tonnellate di imballaggi cellulosici, assorbiti per la maggior parte proprio dal comparto alimentare, che già vengono quasi al 90% recuperati e riciclati. Ecco perché per rendere veramente concreta l’economica circolare che costituisce il futuro del nostro pianeta, bisogna limitare al massimo gli sprechi di risorse che persistono ancora in diversi settori.

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