Giovanissimi connessi in rete, tra social, chat e forum
La diffusione dirompente di internet, soprattutto tra i minori, rischia di diventare un problema. I giovanissimi utenti del web spesso navigano inconsapevoli dei rischi e delle problematicità che le spire della rete possono nascondere. Sexting, adescamenti, furti di identità, cyberbullismo: sono questi solo alcuni dei pericoli a cui i giovanissimi naviganti si sottopongono ogni giorno. Non è un creare allarmismo: è piuttosto una necessità di creare consapevolezza tanto tra i bambini che tra i genitori, spesso “a digiuno” o quasi di internet e tecnologia.
E’ per questo che il CoreCom Toscana, agenzia delegata direttamente dall’AgCom di Roma, ha avviato un progetto di “media education” indirizzato agli studenti dai 12 ai 16 anni e ai loro genitori, con il coinvolgimento diretto degli insegnanti, per informare/educare sull’uso appropriato di Internet e sui rischi a essi connessi. Il CoreCom Toscana ha realizzato un vero e proprio vademecum cartaceo dal titolo “Internet@minori@adulti”: il volume, distribuito nelle scuole, vuole essere un occasione di riflessione intergenerazionale sul rapporto tra internet, genitori e figli. La rete è una grande opportunità, però dalla rete ci si deve anche proteggere, come ricorda Sandro Vannini del CoreCom Toscana, in occasione di un recente incontro con gli studenti a Borgo a Buggiano: «In questi ultimi due anni abbiamo incontrato oltre 1000 ragazzi in tutta la Toscana, spiegando i rischi che si celano dietro internet, cercando di dar loro consapevolezza dei problemi. Ci sono stati anche incontri con i genitori, spesso molto più inesperti di internet e social network rispetto ai figli. La nostra è un’attività di sensibilizzazione importante: in troppi non sono consapevoli di cosa rischiano i giovanissimi sul web». Internet dei giorni nostri non è l’internet 1.0 degli inizi: quello attuale è dinamico, l’utente non è solo un semplice lettore passivo, bensì è attivamente protagonista con la creazione di contenuti e la possibilità di divulgarli attraverso svariati canali (Youtube, Facebook, Twitter, Flickr, solo per citarne alcuni). I cosidetti “Digital Nativs”, ovvero le generazioni nate dopo il 1990, è cresciuta accompagnata dalla tecnologia e sono predisposti ad utilizzarla con facilità a disinvoltura. Da una recente ricerca dell’Istat, risulta che il 56% dei giovani tra 12 e 17 anni naviga sul web tra le 2 e 4 ore al giorno. Non poche, considerando quanti siti si possono visitare in quell’arco di tempo. Internet, di base, è una piattaforma ideata per adulti. La protezione dei minori dai rischi del web ricade, sostanzialmente, sulla famiglia. Secondo il CoreCom è indispensabile, all’interno del nucleo famigliare, una gestione condivisa della navigazione che richiede da parte dei genitori consigli e vigilanza sull’attività dei propri figli sul web. Come ricordato da Stefania Pierazzi, dirigente della polizia postale Toscana, il web per i minori può essere pericoloso: «Ultimamente stiamo registrando tantissimi episodi di furti di identità sul web. In pratica vengono creati profili fasulli di persone realmente esistenti che interagiscono con altre persone. Spesso sono scherzi innocenti che però rischiano di degenerare in fatti molti gravi e pesanti per chi li subisce, atti a danneggiare la persona. Per non parlare degli adescamenti online: spesso i ragazzi che subiscono un adescamento da un adulto non denunciano il fatto. Sono invece fatti gravi, che andrebbero sempre denunciati alle autorità competenti». Un altro fenomeno in ascesa è quello del “sexting”, ovvero degli sms a sfondo sessuale che talvolta sono accompagnati da fotografie compromettenti. Capita troppe volte che ragazzine appena adolescenti si lascino convincere da estranei, giovani o meno giovani, a fotografarsi senza vestiti. La fotografia in oggetto viene poi diffusa ad altre persone. Per maggiori informazioni su queste problematiche e sugli strumenti per arginarle si rimanda al sito ufficiale del CoreCom Toscana www.corecom.toscana.it.